mercoledì 16 gennaio 2013

Bomba nucleare sull'economia italiana



Novembre 2011, Novembre 2012, la bomba di Hiroshima sull’economia italiana.

Di Bruno Bral

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sugli effetti della politica recessiva di Monti, basata solo sulla “clava” fiscale, i dati che fotografano la situazione dell’economia italiana a fine Novembre 2012, li dissipano del tutto.
Debito pubblico
Il debito pubblico ha sfondato abbondantemente quota 2000 miliardi. Per la precisione abbiamo raggiunto il record storico di 2.020,7 miliardi. Nei primi 11 mesi del 2012 l’incremento del debito è stato di 113,9 miliardi di euro. Un vero salasso!
Sono circa 34.000 euro per ogni cittadino italiano. Ciò che ha dato più fastidio a molti cittadini italiani sono stati gli incrementi di debito dovuti al sostegno comunitario dei Paesi in difficoltà: 23 miliardi di euro tra European Financial Stability Facility e le prime due tranches dell’European Stability Mechanism (ESM, detto anche fondo salvastati).
Entrate Fiscali
Le entrate fiscali, nonostante la recessione, nei primi 11 mesi del 2012 sono aumentate del 3%, attestandosi a quota 340,7 miliardi di euro. Queste sono le stime di Bankitalia, ma secondo il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, le entrate sono state addirittura superiori: + 3,8%.  Se consideriamo che invece il gettito IVA (legato all’andamento dell’economia) è  calato dell’1,8% , abbiamo una visione chiara di quanto abbia incrementato la pressione fiscale Monti.
Mondo delle imprese
E’ aumentato di molto il pessimismo nel settore imprenditoriale. A fine 2012, la quota d’imprese che ha percepito un miglioramento congiunturale è scesa al 3,8%, mentre è salita al 57,5% quella delle imprese che hanno avvertito un drastico peggioramento. Ed in effetti, c’è poco da stare allegri: in un anno la produzione industriale è calata del 7,6%. Le aziende non investono più e cercano di delocalizzare. 1 azienda su 3 ha previsto di chiudere il bilancio in perdita nell’anno 2012. Le imprese si lamentano anche per un credit crunch (calo significativo dell’offerta del credito) sempre più rigido.
Monti ha sempre parlato della necessità di salvaguardare le generazioni future. Ha sempre sottolineato l’importanza di non lasciare ai nostri figli il fardello dei debiti dello Stato in quanto rappresenterebbero un freno importante alle loro ambizioni. In un anno di Governo, non solo ha incrementato in maniera rilevante il debito pubblico, ma ha anche portato l’Italia a battere tutti i primati di pressione fiscale nel mondo. Paghiamo le tasse della Finlandia, ma abbiamo un livello di servizi da Paese del Terzo Mondo. Possiamo ormai dirlo senza timore di essere smentiti: Monti ha governato male!
Pubblicato su "Il Giornale d'Italia" del 16 gennaio 2013

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