Bersani, Monti e la Gabanelli, cosa hanno in comune ?
Perchè vogliono eliminare il contante?
Di Bruno Bral

Il
trasformismo, e le capacità camaleontiche della sinistra nel fare proposte
politiche e programmi favorevoli ai “poteri forti”, soprattutto le banche,
apparecchiandole come fossero invece un bene per la collettività, è diventata
per loro un’arte nella quale non hanno mai avuto eguali. In passato Prodi ha magnificato i
vantaggi che l'Italia avrebbe avuto nell'adottare l'euro, facendo passare
l'Eurotassa (l'obolo richiesto per mettere a posto i conti) come un piccolo
fastidio del tutto insignificante rispetto agli enormi benefici che ci avrebbe
portato la moneta unica! Penso che molti italiani, se potessero tornare
indietro, la frutta, che subì immediatamente un rincaro di quasi il 50%,
l’avrebbero tranquillamente “sacrificata” per gettargliela addosso. La stessa
cosa farebbero i tanti imprenditori che un giorno si sono visti tirare fuori dal
cilindro il coniglio IRAP! Una tassa iniqua, particolarmente pesante per chi
aveva debiti con le banche o un tipo di attività ad alta intensità di lavoro!
“Si, ma questa tassa va a costituirne altre e non inciderà sulla pressione
fiscale” magnificava Visco,”inoltre porterà ad una semplificazione del sistema”
ribadiva l’ autore di tale aberrazione giuridica. Tutto falso, la pressione
fiscale aumentò, e molte aziende, pur in perdita, furono costrette a pagare
questa tassa che rese i loro equilibri finanziari ancora più fragili. Ho
raccontato tutto questo per avvertire gli italiani di non farsi ingannare sulla
guerra contro il contante che la sinistra sta portando avanti da tempo, e che
ha sposato anche Monti. La tesi è tra le più suggestive: eliminiamo poco a poco
il contante così riusciremo a risolvere definitivamente il problema
dell’evasione fiscale! Non è cosi, né il loro scopo è quello. E’ stato
dimostrato che la grande evasione prende spesso la forma di elusione. Le
multinazionali che hanno le sedi legali nei paradisi fiscali non vengono
toccate dalla moneta elettronica. Non lo saranno le banche che, attraverso
operazioni internazionali tra filiali, riescono a trasferire i profitti dove
vogliono. Ne sa qualcosa Passera che, in veste di amministratore delegato di
Banca Intesa, è indagato per operazioni di scambi elettronici finanziari
internazionali, fatte per evadere miliardi di euro! Ne sanno altri grandi giganti
della finanza come HSBC, accusata di aver riciclato miliardi di euro
provenienti dal narcotraffico messicano. Ne sa qualcosa anche lo IOR, la banca
del Vaticano, che quando ci fu l’inchiesta sulla morte di Roberto Calvi venne
accusata di essere il viatico più importante nel riciclaggio di denaro sporco
della Mafia e delle altre organizzazioni malavitose. Ne sanno qualcosa i
gestori delle slot machine in Italia che, dopo essere state accusate di aver
evaso parecchie decine di miliardi, se la sono cavata con una multa di poco più
di due miliardi di euro. Ci sono poi le fondazioni, i Partiti, i sindacati e
potrei continuare. Li si annida la vera evasione. Sarebbero colpiti
dall’eliminazione del contante? Non credo! Certo, sarebbe un problema per il
piccolo elettricista, o il meccanico, o qualche avvocato di quartiere che non
potrebbe evadere quelle poche centinaia di euro in più che porta mensilmente a
casa con il “nero” che gli permette di condurre una vita dignitosa. Allora,
qual è il vero motivo per il quale Bersani, affiancato da Monti (già si prevede
una loro collaborazione post elezioni) si batterà per l’eliminazione del
contante? Una puntata di Report della Gabanelli ha dato l’indizio giusto. La
sua proposta era questa: “tassiamo il contante per renderlo costoso come le
carte di credito (che pagano delle commissioni)”. Ciò spingerà i cittadini a
disfarsene piano a piano per sostituirlo definitivamente con le carte di
credito. Questo è il vero obiettivo di Bersani, di Monti, e dell’astuta Gabanelli:
fare un enorme regalo alle banche! Le banche di colpo risolverebbero tutti i
loro problemi. Guadagnerebbero da ogni singola transazione ed inoltre potrebbero quasi azzerare tutti i
costi delle migliaia di agenzie sparse in tutto il territorio. Sedi e personale
ridotti al lumicino, milioni di transazioni al giorno, miliardi di utili
all’anno. Senza più rischi. Non sarebbe neanche più necessario ricorrere al
“trucco” della riserva frazionaria. Il cittadino esce per comprare il giornale,
e le banche prendono la commissione. Si ferma a consumare il cappuccino, altra
commissione. Compra la frutta, ulteriore commissione. Una montagna di miliardi.
In Svezia si sta già sperimentando da qualche mese il tentativo di diminuire
drasticamente il contante. Molte banche, coadiuvate dalla Banca Centrale
Riksbank e con l’ausilio di una banda larga all’avanguardia, hanno deciso di
non accettare più banconote in pagamento, né di pagare in contanti, nella
maggior parte delle loro agenzie. Fanno solo transazioni elettroniche.
Chiaramente non dicono che a loro
conviene così perché riducono drasticamente i costi e lucrano sfacciatamente
sulle commissioni; le ragioni che adducono per giustificare tale politica
aziendale sono molto più nobili: sicurezza ed ambiente (dicono che si
eliminerebbe la produzione di centinaia di tonnellate di gas-serra derivanti
dal trasporto del denaro su automezzi blindati!). Sembra però che la
popolazione non abbia “abboccato”, e che le transazioni in contanti, dal
periodo di inizio di questa sperimentazione, siano diminuite di pochissimo. Le
indagini hanno dimostrato che la gente non gradisce affatto una società senza
contanti. Probabilmente le banche svedesi dovranno abbandonare questo percorso
ed ammettere di aver sbagliato, cosi come ammise di aver sbagliato il governo
svedese quando introdusse la Tobin Tax. Bersani e Monti stanno preparando la
loro offensiva al contante. Monti ha già vietato, nel “Decreto Salva Italia” i
pagamenti cash oltre i 1000 euro. Nell’idea di Bersani, e nei suoi programmi,
c’è l’intendimento di abbassare ulteriormente la suddetta quota, anche
drasticamente! C’è una palese convergenza d’intenti e d’interessi tra il duo
Bersani-Monti e le grandi banche. Infatti Giuseppe Mussari, Presidente
dell’ABI, nonchè ex Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena che ha
ricevuto aiuti da Monti per quasi 4 miliardi di euro (quelli “estorti” agli
italiani con l’IMU sulla 1° casa), ha così commentato l’annunciato contrasto
della sinistra al contante : “E’ una battaglia di civiltà”. Sarà civile
costringere persone anziane ad aprire conti correnti in filiali bancarie magari
lontane? Sarà civile costringerle ad usare carte di credito che appartengono ad
un mondo per loro sconosciuto? Sarà civile “tracciare” movimenti bancari di
persone che hanno tutto il diritto alla loro privacy? C’è un proverbio che
dice: “L’inganno ed il furto si coprono di belle apparenze”. Non lasciamoci
ingannare dai presunti vantaggi dell’eliminazione del contante, né lasciamoci
rapinare ulteriormente dalle banche. Sarebbe un altro pezzo di democrazia che
andrebbe perso. Irreversibilmente.
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